lunedì 28 gennaio 2013

Reggio Emilia, bocconi avvelenati a Casalgrande



CASALGRANDE. L’episodio dei bocconi avvelenati lanciati nei giardini di case private, nei luoghi pubblici e in campagna, si estende e, dopo San Martino in Rio, arriva fino a Casalgrande. Questa volta a trovare l’esca avvelenata, già inghiottita da un piccione, è stata una ragazzina mentre, nel tardo pomeriggio di venerdì, era a spasso coi suoi due cani, un labrador e un beagle.

Stava giocando nel terreno di sua proprietà, in via Botte, nella prima periferia di Casalgrande, a pochi passi dal centro, poi i suoi due cuccioli si sono avvicinati al piccione e in pochi secondi si sono accasciati a terra, senza rispondere più ai comandi.

Immobilizzata dalla paura, la ragazzina è riuscita comunque a chiamare la mamma che per fortuna era in casa e che, per evitare il peggio, ha portato subito i cani dal veterinario. Si parlerà più tardi di sintomi di avvelenamento, probabilmente per pesticidi.

E la rabbia della madre, Daniela Messori, si traduce subito in denuncia. «Non so se sono ladri, uno squilibrato o contadini che non vogliono che le volpi si avvicinino alle loro case – spiega Daniela – fatto sta è che non vorrei che quello che è accaduto a me accadesse ad altri. Per questo denuncio: di mezzo, oltre all’incolumità degli animali, c’è anche quella delle persone».

Il veleno inghiottito dal piccione, infatti, è stato capace di avvelenare, solo per contatto olfattivo, un cane di piccola e uno di media taglia. Ma la sua preoccupazione va anche alla figlia. «E se l’avesse toccato? E se per salvare i suoi due cani ci fosse venuta a contatto? E se la prossima volta lo trova un bimbo? Non oso immaginare».

Daniela è indignata e dopo aver denunciato il fatto all’Ausl di competenza, in attesa delle analisi scientifiche che confermeranno il tipo di veleno utilizzato, denuncerà il fatto anche ai carabinieri. «Fatti simili non possono passare impuniti, sono pericolosi per i nostri animali e per le persone. Denuncio perché i miei concittadini devono sapere e fare attenzione e denuncio perché episodi così non devono più ripetersi. Se sono stati ladri, i carabinieri indagheranno, ma se è gente del luogo, che non sa come fare a passarsi il tempo, o bracconaggio è ora che tutto questo finisca».

(gazzettadireggio.gelocal.it)