domenica 31 ottobre 2010

Catania: 4 cani avvelenati alla Zona Artigianale di Randazzo



Quattro cani morti avvelenati, 5 scomparsi e forse andati a morire chissà dove, 2 che fino a ieri sera lottavano e soffrivano sotto le cure antibiotiche prescritte dai veterinari. Questo il macabro “report” di un malvagio raid contro i cani da guardia agli opifici della zona artigianale di Sant’ Elia a Randazzo che qualcuno ha voluto avvelenare.

Essendo l’area artigianale sita in una zona lontana dal centro e soprattutto buia, quasi ogni artigiano aveva affidato la guardia del proprio opificio a validi ed addestrati cani, liberi di muoversi all’interno degli alti recinti degli opifici e pronti ad abbaiare ad ogni presenza sospetta o sconosciuta. Ieri sera, invece, la zona artigianale oltre al buio è stata avvolta anche dal silenzio, perché qualcuno la notte prima ha pensato bene di lanciare nel recinto di ogni opificio una polpetta avvelenata che non ha lasciato scampo ai poveri amici a 4 zampe. Ad accorgersi ieri mattina dell’infame gesto sono stati gli stessi artigiani che, dopo aver aperto i cancelli, si sono piano piano radunati per lanciare lo stesso allarme: “Abbiamo trovato i cani morti – ci hanno detto in tanti – poi ci siamo accorti che in terra e sui muretti c’era ancora traccia di carne tritata. Abbiamo capito subito che erano stati avvelenati”.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Randazzo, la polizia municipale e i veterinari dell’Asp che hanno prelevato alcuni bocconi per farli analizzare. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una crudele e insensibile azione di uno o più balordi, che hanno gettato polpette avvelenate dentro i recinti di tutti gli opifici, anche in quelli dove non si trovavano cani. I carabinieri però non esludono ogni altra possibile pista.

sabato 30 ottobre 2010

La Spezia: strage di animali in spiaggia

Due cani e alcuni gatti ammazzati con bocconi avvelenati in una decina di giorni. Sembra proprio che il killer degli animali, che la settimana scorsa ha colpito a Sestri Levante dove sono stati uccisi tre cani e altri dieci sono stati avvelenati, si sia spostato a Levanto. Sulla spiaggia di Vallesanta, ha ucciso un cane usando come esche bocconcini di carne cosparsi di un veleno in grado di colpire il sistema nervoso. Il proprietario ha visto l’animale mangiare qualcosa e poi star male e l’ha portato di corsa dal veterinario. «Quando è arrivato da me era ormai morente. –spiega il medico - Per la rapidità del decesso posso affermare che si tratta di un veleno che colpisce i centri nervosi determinando spasmi tetanici e sciallorea, ovvero bava alla bocca. forse si tratta di stricnina, difficilmente reperibile, per il semplice fatto che il cane è morto nell’arco di 15 minuti dall’assunzione».
L’altro cane morto era di un turista e non è certo che sia rimasto vittima anche lui di un boccone gettato sulla spiaggia di Vallesanta. La zona in cui sono morti i gatti è invece più estesa e non è ben chiaro quanti siano gli uccisi anche perché tra loro ci sarebbero anche dei randagi che nessuno ha segnalato. Il veterinario avanza anche un’ipotesi: « che il veleno sia stato distribuito per uccidere i gabbiani, come era già avvenuto tempo fa con i piccioni, un fatto molto grave se si considera che la spiaggia e le zone circostanti sono frequentate da bambini». |Il secolo XIX|

venerdì 29 ottobre 2010

Cosa fare in caso di decesso dell' animale per avvelenamento


Ai sensi dell’Ordinanza contingibile ed urgente concernente norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati (G.U. n.13-2009) così come modificata dall’Ordinanza 14 gennaio 2010, il proprietario o il detentore di un animale deceduto ha l’obbligo di darne segnalazione alle autorità competenti tramite il medico veterinario che emette la diagnosi di avvelenamento.
E' molto importante presentare una denuncia anche in caso di:

• morte per avvelenamento di animali non di proprietà
• ingestione di sostanze tossiche o nocive, da parte di animali selvatici o domestici
• avvelenamento senza decesso dell'animale

Alla denuncia dovranno essere allegati tutti i referti veterinari e l’esame necrescopico in caso di decesso.
Ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale l’esame necroscopico dovrà comunque essere eseguito obbligatoriamente dall’Istituto Zooprofilattico.

Da oggi l'OBA amplia il monitoraggio a livello nazionale


Dopo le numerose email di segnalazioni ricevute dalle regioni italiane, da nord a sud, l'Osservatorio sui Bocconi Avvelenati intende estendere il monitoraggio, e la mappatura, delle zone a rischio avvelenamento di animali a livello nazionale.

L'annoso problema dei bocconi avvelenati (o esche) dev'essere sentito da tutti, in quanto colpisce indistintamente sia il nord che il sud, gli animali d'affezione e quelli selvatici, i cani randagi e quelli padronali.

Coloro che intendano darci una mano nella prevenzione e informazione di questa piaga, possono contattarci all'indirizzo bocconi.avvelenati@gmail.com

Grazie ancora a tutti!

martedì 26 ottobre 2010

Bordighera: Lega del Cane sospetta di bocconi per cani avvelenati

La delegazione di Bordighera della Lega per la Difesa del Cane porta a conoscenza i proprietari dei cani che si sospetta la presenza di bocconi avvelenati in città.
Un cane ha manifestato i sintomi da assunzione di topicida ed è deceduto.
Le segnalazioni riguardano le zone di via Aldo Moro e della pineta, ma si invitano tutti gli accompagnatori di cani ad usare ovunque scrupolosa sorveglianza del proprio compagno e a segnalare la presenza di pezzi di pane, bocconcini di carne trita o qualsiasi cosa sospetta alla Lega di Ventimiglia 0184- 355054 o al delegato di Bordighera 347-2755924.

lunedì 25 ottobre 2010

Bocconi avvelenati: allarme a Genova

Da una decina di giorni qualche delinquente sta diffondendo bocconi avvelenati nelle zone di Carignano e Quarto. Due quartieri di Genova. Un cane è morto e due sono stati presi in tempo. Enpa Genova ha bisogno dell'aiuto di tutti per vigilare. Le Guardie Zoofile stanno facendo un ottimo lavoro di presenza sui due territori, ma come potete immaginare non basta. E' necessario che sia i proprietari dei cani che le zoofile che si occupano delle colonie feline prestino la masima attenzione sul territorio.
Non dimentichiamo che a subire questa terribile violenza non sono solo gli animali domestici, ma anche gli uccelli insettivori, i ricci, tutti animali che possono mangiare le esche.

Non lasciate liberi i vostri cani, teneteli sempre al guinzaglio e controllate quando li vedete che "puntano" a qualcosa, sappiamo che non è giusto non poterli fare un pò correre ma ora bisogna stare in allerta. Chiamate Enpa Genova se trovate qualche sostanza che potrebbere essere appetibile per i nostri animali, raccoglietela (con cautela) e consegnatela alla sede di Genova per le analisi. Gli avvelenatori pensano con la loro vigliaccheria di essere dei furboni, ma se vengono scoperti rischiano 3 anni!!www.enpagenova.org  
fonte: Enpa Genova.